Studiare ascoltando musica potrebbe funzionare se non fosse per…

Autore: Dott. Giovanni Fenu
Pubblicazione: Ottobre 1, 2018

Tempo di lettura: 5 minuti

Musica per studiare meglio. Quali sono le melodie che stimolano la concentrazione?

Molti universitari sono abituati ad ascoltare musica per studiare meglio e trovare la concentrazione giusta. La musica è un buon modo per trovare motivazione per studiare, perché stimola emozioni piacevoli e dà energia.

L’argomento è venuto spesso fuori con gli Allievi del Corso: la Community cresce, i risultati anche, perciò tanti studenti sentono di condividere le loro esperienze e necessità, e di chiedere consigli anche su argomenti come questo.

C’è una recente ricerca del Servizio di Terapia cognitivo-comportamentale di Londra, promossa da Spotify.

Sostiene che la musica se scelta bene può migliorare la concentrazione e il ricordo. Dunque, gli studenti che ascoltano musica per studiare meglio avrebbero effettivamente risultati e prestazioni migliori.

Applicazione della ricerca di Spotify sull’usanza di ascoltare musica per studiare meglio

La prima cosa che salta all’occhio è che questa ricerca non è presentata in modo molto scientifico e indipendente. Spotify stessa ha tutto l’interesse a farci usare il più possibile la sua app per cercare la “musica giusta”.

La seconda è che non sostiene un aumento delle capacità cognitive, del ricordo e della concentrazione. Bensì parla di effetti calmanti ed eccitanti della musica sugli emisferi del cervello.

Il che viene facilmente travisato in questo modo:

  • Come studiare scienze? Con la musica classica, più adatta alle materie logico-scientifiche perché calma l’emisfero sinistro.
  • Cosa fare invece con educazione artistica? Con una musica più “eccitante”, ideale per le materie umanistiche e creative, perché stimolerebbe l’emisfero destro.

Purtroppo la divisione tra cervello destro (creatività) e cervello sinistro (logica e matematica) è qualcosa che non trova riscontro fuori dagli studi sperimentali.

Nella vita quotidiana, e nello studio soprattutto, usiamo entrambi gli emisferi cerebrali per studiare tutte le materie. Li integriamo e non è possibile distinguere l’attività dell’uno da quella dell’altro.

Piuttosto la ricerca dice che alcuni ascoltando musica studiano di più e prendono un voto più alto. Altri no. La correlazione è quasi del tutto casuale, legata alla materia, agli argomenti e alle caratteristiche degli studenti stessi.

Parlando quindi in modo concreto di canzoni per studiare, alcuni ascoltano Enya e Ludovico Einaudi e si fanno due pa11e così, altri si addormentano, qualcuno si calma.

In pratica potrebbe succederti questo: hai messo su un pezzo per studiare e ti ritrovi a dover ritrovare la concentrazione, musica permettendo.

Ascoltare musica per studiare meglio. I rumori ambientali

Come dicevamo, se scelta bene, una canzone può darti una fortissima motivazione, perché ti può infondere ottimismo, evocare sensazioni talmente potenti da farti sentire capace di fare qualsiasi cosa.

Per questo obiettivo puoi scegliere musica che dà la carica, che ti ispiri, ti infonda energie fisiche e mentali e ti faccia sorridere!

Ma da lì ad aumentare concentrazione e ricordo c’è un mare di parole.

Persino il famoso “Effetto Mozart” è stato recentemente confutato da numerose ricerche.

Si sosteneva che ascoltare Mozart aumentasse l’intelligenza… Tanto valeva insegnare come laurearsi senza studiare ma con gli auricolari 24 ore al giorno!

Torniamo sulla terra. Come regola base, quando decidi di motivarti con la musica, dovresti evitare ballate, chill-out o lounge music, più adatte a rilassarsi.

Dovresti evitare anche musica con ritornelli, cantata e ritmata, con la quale ti concentri più su ritmo e parole che sul libro (l’obiettivo delle canzoni è questo in fin dei conti…).

Se ti piace ascoltala, se non ti piace non farlo. Ma non affidare alla musica giusta la concentrazione e i voti.

A proposito di concentrazione, sul sito ci sono diverse mega guide in merito, tra le quali Come entrare per sempre nello stato di concentrazione più profondo possibile

Io per esempio non amo la musica per studiare. Preferisco, come ho già scritto altrove, i rumori ambientali. Ho spesso consigliato delle applicazioni con pattern sonori che si ripetono per ore.

Cascate, vento, onde, vento negli alberi, sono i miei preferiti.

Dopo poco tempo non li sentiamo quasi più, ma il livello di concentrazione aumenta sensibilmente. Non che voglia studiare di più, ma di certo sono maggiormente rilassato e in flusso.

Una nota: il silenzio totale, a buona parte degli studenti, sembra distrarre più che favorire la concentrazione.

Tutte le risorse sullo studio in un unico posto

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