Come seguire le lezioni universitarie: prendi appunti col metodo Cornell e altre 2 tecniche classiche
Prendi appunti col Metodo Cornell o qualche altro metodo classico? Li scarichi da internet? O te li fai passare da qualcuno?
Oppure vai a lezione e stai con la testa fra le nuvole mentre il professore parla?
In questo caso stai perdendo ore preziose. Quando ti metterai a studiare sarai nei guai, dovrai fare tutto da capo e l’esame sarà sempre troppo vicino.
Anche gli appunti devono essere presi bene, altrimenti rischi di perdere tempo mentre li prendi e dopo, quando provi a capirci qualcosa. Questo vale soprattutto per chi studia e lavora, quindi ha poco tempo.
Invece se li prendi a dovere, magari usando proprio il metodo Cornell, ti aiuteranno a:
- mantenere la concentrazione a lezione
- capire meglio quello che devi studiare e come, a fare tua la logica dell’argomento
- ricordare concetti, dati, fatti e idee, persino quelle che potresti aver dimenticato di scrivere.
Dopo aver preso appunti, potrai studiare direttamente, senza necessariamente romperti la testa sul libro.
I metodi ci sono. Eccoli.
Come prendere appunti velocemente col Metodo Cornell e in modo preciso
Premetto che all università si va tutti i giorni proprio per prendere appunti. Fanno eccezione gli studenti lavoratori iscritti magari alle università telematiche, che non possono andare fisicamente a lezione ma possono seguirle online.
Ognuno alla fine trova un metodo efficace per sé, ma ci sono alcune tecniche che sembrano funzionare al meglio per molti studenti che hanno poco tempo per studiare, magari perché lavorano.
Le tendenze sono tre:
- scrivere troppo, tutto quello che dice il prof, per filo e per segno
- scrivere troppo poco, due parole qua e là senza elaborazione, tanto poi vai a riguardarti tutto sul libro
- concentrarsi sulla forma piuttosto che sulla sostanza: penne colorate, matite, fogli ordinati, simboli…
Come step principale, che tu usi il metodo Cornell o meno, devi assolutamente SMETTERE di scrivere centinaia di migliaia di parole, con frasi compiute e perfette persino nella punteggiatura. NON SERVE A NULLA.
Ti ritrovi solo con centinaia di fogli appunti senza alcuna regola da seguire per ritrovare ciò che ti serve.
Questo perché la tua mente, per iniziare a studiare già durante la prima lettura o la lezione, ha bisogno in qualche modo a distrarsi dal flusso esatto delle parole del professore o dell’autore del libro.
Deve concentrarsi invece sulla selezione e rielaborazione di quanto ascolti. Quindi è sottinteso che devi abbreviare tante cose (si chiama tachigrafia), scrivere al volo (non scrivere bene, ti basta che sia comprensibile)
Secondo punto fermo: per carità di Dio lascia perdere simboli, frecce e penne colorate!
Ti dico solo che pensiero, linguaggio e colore vengono elaborati in aree diverse del cervello. Più penne colorate usi, più ti incasini, costringi il tuo povero cervello a un superlavoro che neanche SuperMario.
I simboli invece sono decisamente inutili. Ti danno l’illusione di capire di più, in realtà in fase di studio sono superflui.
Terzo punto fermo: se scrivi troppo poco poi impieghi una vita a ricercare le informazioni sul libro. Tanto valeva non scrivere nulla.
1. Gli schemi su foglio appunti
Che si usino i numeri o i pallini, schematizzare è un metodo efficace per catturare le relazioni gerarchiche tra idee e dati.
Prima regola: devi partire sempre da un punto fermo. Il cervello ricorda meglio se ha un punto di partenza preciso a cui ancorarsi.
Una data, un articolo di codice, un termine tecnico, un nome.
Per esempio, potresti scrivere il nome di un personaggio importante e, sotto di esso, gli avvenimenti principali nei quali è stato coinvolto. Sotto ciascuno di questi eventi, potresti scrivere una breve descrizione, e così via.
Fare questi schemi è un buon modo per prendere appunti dai libri, perché generalmente l’autore stesso ha utilizzato un metodo simile, se non lo stesso, per organizzare la materia, mentre scriveva.
A proposito: in questi casi suggerisco che il foglio appunti sia sempre bianco. Non ci devono essere cioè righe e quadretti che limitano l’ordine di quello che scrivi.
2. La Mappa Mentale e l’App per prendere appunti
Questa tecnica in genere non si usa per prendere appunti, ma funziona meglio se dobbiamo preparare un discorso o per tenere traccia delle relazioni tra idee.
La mappa mentale serve perché il professore parla spesso a braccio e in modo disordinato. Tu invece hai bisogno di ordine per capire e ricordare quello che senti.
Ecco come funziona: al centro di un foglio appunti sempre bianco si scrive l’argomento principale della lezione.
Man mano che i vari argomenti secondari vengono introdotti (il tipo di materiale per il quale in uno schema creeresti un nuovo titolo), disegni una linea che parte dal centro e scrivi ogni nuovo sotto-argomento in ciascuna linea.
Poi ogni nuovo punto sotto il titolo avrà la sua piccola linea sotto l’argomento principale.
Quando un nuovo sotto-argomento viene menzionato, disegnerai una nuova linea principale dal centro e così via.
Se un punto dovrebbe andare sotto il primo titolo ma ti trovi al quarto, puoi facilmente disegnarlo e posizionarlo sulla prima linea.
Allo stesso modo, se un punto si collega a due diverse idee, potrai collegarlo a due diverse linee.
Una delle migliori App per prendere appunti si chiama SimpleMind e la trovi in versione free per Android e Iphone.
3. Prendi appunti col metodo Cornell
Il Metodo Cornell è un metodo semplice ma potente per aumentare il ricordo e l’efficacia dei tuoi appunti.
L’ha creato il Professor Pauk della Cornell University di New York e diverse ricerche hanno provato che è migliore sia del metodo tradizionale, sia due descritti prima.
Partendo dal fondo della pagina, a circa un quarto, traccia una linea lungo tutta la larghezza. Partendo da questa linea, tracciane un’altra in verticale, sino ad inizio pagina, a circa 5 cm da sinistra.
Per usare il Metodo Cornell non ti consiglio di usare programmi come Word. Piuttosto scarica il foglio PDF per appunti del Metodo Cornell diviso in tre parti. Ora ti dico cosa e come scriverci su:
1. Parte larga: Nella parte più larga della pagina, scrivi in alto il titolo dell’argomento. Poi prendi appunti normalmente (in modo molto sintetico, mi raccomando). Insomma scrivi quello che è importante, ma il meno possibile e più in fretta che riesci. Fregatene di scrivere bene.
2. Barra laterale: Dopo la lezione, scrivi una serie di “richiami” nella colonna più sottile sulla sinistra. Molti usano una parola chiave che riassume ciascuna delle frasi sulla destra.
Serve per elaborare quello che stai sentendo. Quello che elabori ricordi. Se scrivi e basta non ricordi un cavolo. Quindi per favore scrivi a lato almeno delle parole importanti che ti serviranno per “bloccare” in testa l’argomento.
Poi fai una prova: copri la parte larga e prova a ricordare tutto solo guardando le cose appuntate nella balla laterale. Se riesci hai fatto un bel lavoro, se non riesci aggiungi qualcosa che ti ricordi tutto quello che ti serve.
3. Footer: Nello spazio in fondo al foglio appunti fai un riassuntino veloce dell’argomento e annota anche le domande sul materiale appena raccolto. Ci vogliono 5 minuti ed è importantissimo per dare ordine e struttura mentali a quello che hai scritto.
Lo so che quando finisce la lezione hai solo voglia di andartene ma… pensa che quei 5 minuti ti salvano un’ora di studio a casa.
Come prendere appunti velocemente con la scrittura a mano libera e perché
Il Metodo Cornell ti aiuterà ad elaborare le informazioni sulla lezione o sulla lettura, e anche ti darà un pratico strumento di studio quando l’esame si avvicina: ti basterà coprire la sezione principale e cercare di rispondere alle domande appuntate nella colonna più sottile.
Nella sezione in basso, scrivi un breve riassunto in due-tre righe, con parole tue.
Questo riassunto, ancora una volta, sarà per te utile per elaborare le informazioni forzandoti a usarle in modo diverso.
Sarà oltretutto un’utile riferimento quando, più avanti nello studio, avrai bisogno di ritrovare qualche informazione nei tuoi appunti.
Avrai notato che finora abbiamo parlato quasi solo di scrivere a mano, senza usare un tablet per prendere appunti. Anche se non amo i riassunti per studiare (riassumere un libro richiede davvero troppo tempo), una cosa dobbiamo dirla: scrivere qualcosa con carta e penna fa fissare meglio le cose in testa.
Ci sono diversi studi, tra cui uno dell’Università della California, che dimostrano questa correlazione tra ricordo e scrittura a mano.
In pratica scrivere a penna è più lento che sulla tastiera. Così devi selezionare ed elaborare quello che senti. E devi fare attenzione a quello che dice il prof, che con la voce e i gesti evidenzia le cose più importanti. Tutto questo ti porta a capire e ricordare meglio.
In aggiunta la memoria motoria, quando unita allo studio lo agevola. L’importante è non cadere nel tranello di scrivere tutto senza elaborare.
Come fare il riassunto perfetto degli appunti presi
Il Metodo Cornell e gli altri sono solo alcuni metodi, suggerimenti per chi non ha ancora trovato il proprio “metodo perfetto” per prendere appunti o per chi vuole provare nuove tecniche, magari più efficienti.
Ovviamente, ognuno dovrà scegliere il metodo che meglio riflette il proprio modo di pensare, ricordando sempre che la migliore cosa da fare per non perdere tempo e restare focalizzati è tenere le cose semplici e il più lineari possibile, sul foglio appunti come nella propria testa.
Io per esempio non uso il metodo Cornell perché lo trovo troppo schematico, e nei miei appunti mi piace essere super-libero.
Per fare ciò è importantissimo seguire qualche regola:
- scrivi il meno possibile, sintetizza al massimo
- scrivi sempre tutto a parole tue, mai con le parole esatte del professore o del libro. Sbobinare è una perdita colossale di tempo.
- non seguire la logica della lezione o del capitolo, meglio fare un diagramma molto sintetico scrivendo le cose col TUO ordine logico.
La cosa ancora più importante è ripassare sempre gli appunti presi durante la lezione: se li abbandoni, la tua mente li reputerà poco interessanti o importanti e li cancellerà del tutto.
Rielabora quanto scritto, cerca di fare un racconto sintetico ma chiaro e completo, integra qualcosa del libro. E avrai la certezza di non aver buttato il tuo tempo a lezione.
Se dopo che prendi appunti integri il tutto con i video sul Canale Youtube, e quindi con un metodo di studio che funziona anche sugli appunti, il gioco è fatto!