Perché mi sono convertito anche io alla Tecnica del Pomodoro (modificata)
Mi vergogno un po’ lo devo confessare, ma pure io mi sono convertito alla Tecnica del Pomodoro per studiare!
Ma l’abbiamo modificata: si chiama Tecnica del Pomodoro 50 minuti e riesco a fare una volta e mezzo di quello che facevo prima (e abbiamo anche trovato come usare in maniera produttiva le monete da un centesimo e da due centesimi).
Oggi parliamo della Tecnica del Pomodoro che lo sai è parecchio famosa, ne parlano un po’ tutti (purtroppo con delle forti rigidità). In effetti va bene un po’ per tutti, soprattutto per chi studia lavora e non riesce bene a fare time management, ovvero a organizzare il proprio tempo.
Mentre studiamo le nostre giornate vanno via molto in fretta e arriviamo a fine giornata talvolta senza avere il controllo su quello che abbiamo studiato. Cioè abbiamo l’impressione di aver sprecato tempo, eppure siamo stati tanto seduti alla scrivania col libro davanti!
La Tecnica del Pomodoro per studiare il doppio
Se ci pensi, ci dividiamo in due grandi categorie:
- Quelli che studiano 12 ore al giorno, per esempio in facoltà come medicina o ingegneria, che ci perdono la salute per studiare così tanto.
- E quelli che invece vogliono avere il massimo risultato col minimo mezzo, cioè preferiscono non annullarsi completamente per lo studio.
Ma in tutti e due i casi ci rendiamo conto che l’organizzazione della giornata di studio è spesso deficitaria e un po’ confusa.
Possiamo dire che è anche rischioso studiare e lavorare senza sapere esattamente cosa faremo durante la giornata, e questo mi dispiace perché poi finiamo per rimandare alcuni esami, cosa assolutamente da evitare.
Oggi ti voglio raccontare come mi sono riscoperto a usare quella che potremmo definire Tecnica del Pomodoro 50 minuti.
30 minuti sono troppo pochi, non è vero che la concentrazione umana dura per forza 30 minuti. Siamo tutti diversi! Personalmente preferisco usare sessioni più lunghe, teniamo conto di circa un’ora.
Se la conosci scrivi qui sotto nei commenti come la usi, ma se non la conosci può essere veramente un punto di svolta. Almeno per me lo è stata e a quanto pare lo è anche per tanti allievi del corso MemoVia che la stanno usando per fare il difficile incastro tra studio e lavoro e vita privata.
Chiudi questa pagina a tuo rischio e pericolo! E per tutti gli altri, prometto che entro la fine avrai un’organizzazione matematica del tuo tempo e riuscirai a fare il doppio di prima, quindi continuiamo!
Fase 1: trova i tuoi slot di tempo
Se mi segui da un po’ sai che io organizzo la giornata usando Notion (leggi la guida dedicata). Su Notion scrivo tutto quello che devo fare per lo studio e per il lavoro, dividendolo in ore. Cioè ogni task, ogni obiettivo (per esempio fare i video, studiare, oppure postare qualcosa sui social network) ha un’ora di tempo che in realtà corrisponde ai nostri circa 50 minuti del pomodoro.
In in base a quante ore ho a disposizione per lavorare durante la giornata e per studiare. io definisco che oggi per esempio ho a disposizione 7-8-9 slot di tempo. Quelli saranno 7-8-9 pomodori da 50 minuti.
Attenzione: questo lo faccio la mattina, non è che lo faccio in anticipo, sei mesi prima, e dico “Per i prossimi sei mesi faccio sempre 8 slot di tempo da 50 minuti”, Sarebbe fantascienza riuscire a rispettare un’organizzazione così rigida, e a noi le rigidità l’abbiamo detto che non piacciono!
Quindi lo decido la mattina quando mi sveglio o al massimo la sera prima.
Altra cosa importante: se vogliamo usare la tecnica del pomodoro per studiare, ricordiamoci che stiamo giocando coi Lego. Abbiamo allocato solo i mattoncini che rappresentano le nostre ore di studio e di lavoro, non abbiamo segnato le pause. Quindi calcola bene, non esagerare dicendo che farai 15 pomodori da 50 minuti durante la giornata, perché non sarebbe realistico!
Considera che ci devono essere una percentuale di pause che in genere è di circa il 30 per cento, quindi se stabilisci dieci slot da 50 minuti, tieni conto che stai considerando di lavorare e studiare 13 ore! E’ un obiettivo abbastanza impegnativo, ma se ce la fai niente in contrario!
Fase 2: usare la Tecnica del Pomodoro con un timer
Durante questi cinquanta minuti non correre, non affrettare le cose.
Fai lo studio come lo hai sempre fatto: bene, preciso, senza spingere troppo sulla velocità col desiderio di finire in tempo.
Non c’è un tempo limite nella nostra Tecnica del Pomodoro per studiare velocemente!
Certo puoi usare un timer come quello del telefono, per sapere pressappoco quanto sta scorrendo il tempo. Ma quando suona il timer non è necessario che tu ti fermi dallo studio!
Alcuni mi hanno raccontato di andare in quella che in psicologia si chiama Tendenza al Completamento. Interrompono per esempio il capitolo dopo 50 minuti, perché sono molto stanchi, e dicono tra sé e sé “Mamma mia! Adesso devo riprendere il prima possibile a studiare perché voglio terminare il capitolo!”
La Tendenza al Completamento infatti stabilisce che quando interrompiamo un compito il nostro cervello rimane ossessionato dal terminare quel compito. In pratica, potresti usarla a tuo vantaggio.
Altra cosa interessante di questa tecnica del pomodoro per studiare in sessioni da 50 minuti è che ti fa capire quanto impieghi a fare le cose.
Se nel libro di Diritto Privato o di Anatomia impieghi circa 50 minuti per fare un capitolo, andando avanti nei giorni di studio ti renderai conto di quanto ti ci vorrà pressappoco per preparare quell’esame.
Il che non ti porta a farti schemi di giorni e tabelle fantasiose che poi non riesci a mettere in pratica. E rende il tuo conteggio dei tempi in vista di quell’esame più realistico.
Per intenderci capisci che non puoi preparare Anatomia in 5-7 giorni (come la maggior parte degli altri esami universitari) semplicemente perché durante il mese di preparazione non hai abbastanza pomodori per arrivare pronta o pronto all’esame.
Fase 3: depenna le cose fatte e costruisci abitudini
Altra cosa bella della tecnica del pomodoro per studiare con slot da 50 minuti è che ti dà quello che si chiama Momentum (l’ha chiamato così Anthony Robbins). Il Momentum è ciò che provi quando hai la tua lista di cose da fare su carta o su un’App, e ne depenni una appena la finisci.
Quando la depenni e ti senti bene e ti viene voglia di farne altre!
Qualcosa di simile l’avevo già detta dentro il libro I Tre Mostri da Uccidere all’Esame e lo diciamo spesso sul gruppo Facebook degli Studenti Perfezionisti
A proposito: l’abitudine è come lo scheletro umano, è una delle forze più grandi che tengono insieme la nostra struttura delle giornate la nostra struttura psicologica.
Purtroppo l’abitudine è anche una delle cose più difficili da cambiare!
Ma grazie alla tecnica del pomodoro per studiare a botte di 50 minuti possiamo usarla a nostro vantaggio, perché possiamo stabilire che:
- Alcune cose (come per esempio fare le revisioni intervallati piuttosto che fare degli schemi) vengono più facili la mattina.
- Altre cose (come nel mio caso fare un montaggio video oppure scrivere un nuovo libro) vengono più facili nel pomeriggio.
- Qualcun’altra ancora viene più facile la sera.
Quindi mettiamo i pomodori da 50 minuti per quelle attività divise nella mattina, nel pomeriggio e nella sera.
Il nostro cervello dopo un po’ si abituerà a fare quelle attività in quei momenti e gli verrà molto più facile iniziare a farle e le farà con più piacere. Sarà più semplice inoltre arrivare a un livello profondo di comprensione e concentrazione e portare a termine i rispettivi pomodori.
Fase 4: ome puoi immaginare le tue giornate
Sai i tubi di palline del tennis? Possiamo immaginare che quella sia la tua giornata.
Se hai stabilito bene quanto è grande il tubo a tua disposizione saprai quante palline (studio, lavoro, allenamento, eccetera) metterci. L’importante come abbiamo detto è stabilirlo la mattina perché ogni giorno ha un turbo più o meno lungo, è diversa la quantità di palline che puoi metterci.
Con la nostra nuova Tecnica del Pomodoro, quando tu stabilisci che ogni giorno devi per forza fare 10 slot di tempo, 10 pomodori da 50 minuti, magari ci saranno alcuni giorni in cui ce la fai a farli e altri in cui ne farai 5-6 per vari motivi: demotivazione, stanchezza, mancanza di voglia, ecc. e
Non raggiungendo i tuoi obiettivi ti sentirai molto in colpa. Guarda, il senso di colpa, credimi, non è una buona cosa quando si studia! Occupa un sacco di risorse cognitive e mette ulteriore ansia, quindi evitiamolo!
Stabiliamo realisticamente la mattina quante palline possiamo mettere nel nostro tubo e non rimarremo delusi la sera. Così ti sentirai molto bene perché avrai avuto la sensazione di rendere lo studio e il lavoro un gioco in cui accumuli punti.
Parleremo in futuro di Gamification di tutto quello che facciamo, perché anche questo funziona e ne scoprirai delle belle! Però ti do subito una chicca…
Gamification con i bronzetti
Puoi far funzionare ancora meglio la Tecnica del Pomodoro per studiare. Ti chiederai come…
Ce li hai i bronzetti? Cioè quelle monetine che non prendono neanche più nella cassa del supermercato…
Bene prendi un bicchiere e mettici dentro un bronzetto ogni volta che termini un pomodoro da 50 minuti.
Sembra una sciocchezza ma vedrai che cosa succede a fine giornata: stranamente, quando fai questo giochino dei bronzetti nel bicchiere, hai la sensazione di ottenere qualcosa ogni volta che finisci un pomodoro.
In realtà hai illuso il tuo cervello che sta ottenendo un piccolo premio. E il cervello con i premi (o meglio con l’accumulo di punti) funziona molto bene: chi ci ha creato il videogiochi negli ultimi 30 anni questo lo sa!
Ripeto, non è detto che funzioni subito e che tu da domani inizi a fare 10 pomodori da 50 minuti tutti i santi giorni. Qualche giorno saranno 10, qualche giorno saranno 8, qualche giorno ancora saranno 4! Non ti preoccupare!
A forza di accumulare bronzetti ti renderai conto di quanto hai fatto in più. Quando arrivi a fine giornata, fatti un applauso, che se sei stai ancora leggendo fine di questa guida e metti in pratica ogni cosa che dico sei una persona grandiosa!
Tecnica del Pomodoro per studiare con pause prestabilite?
Un’altra distinzione importante: molti ti diranno di fermarti dopo i 30-40 minuti di studio o di lavoro e di fare altro, di prenderti una pausa contata.
Come abbiamo già detto in altre guide, non prenderti pause rigide! Se alla fine dei nostri 50 minuti, in cui stai studiano bene, senti di poter continuare ancora un po’ e mantenere la concentrazione, continua a farlo, non rompere la concentrazione!
Niente rigidità, lasciamo libero il cervello.
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