I diversi tipi di schemi per studiare
Usare gli schemi per studiare può utile, ma devi rinunciare ad uno studio rapido, perché il lavoro di schematizzazione richiede del tempo.
Come pensi di procedere studiando con gli schemi?
Leggi prima il testo? Poi pensi di prendere appunti? Credi sia utile sintetizzarli scegliendo delle parole chiave? Metti poi le parole chiave in uno schema o in una mappa concettuale?
Alla fine provi a memorizzare il tutto?
Ecco: stai facendo due grossi errori!
- Schematizzare dovrebbe servire per snellire lo studio e tu stai invece pensando di passare ore e ore a rimbalzare tra un passaggio e l’altro! Anziché farne uno solo, naturale e veloce?
- Stai forzando il tuo cervello a fare una cosa complicatissima, carica di fasi a passaggi successivi, dimenticando che il cervello non studia attraverso mille percorsi distinti ma in un passaggio solo!
Esempio: quando guardi un film prima lo guardi, poi lo guardi di nuovo e e ti fermi per prendere appunti nei passaggi importanti? Poi schematizzi e poi memorizzi? No, lo guardi una volta e te lo ricordi.
Ecco, lo studio funziona in modo identico. Tutto il resto sono strutture e metodi artefatti che non ti riconoscono come essere umano intelligente
Segui bene quello che stai per leggere perché cercherò di darti il meglio che puoi trovare sull’argomento metodo di studio e in particolare sull’utilizzo dei tipi di schemi per studiare.
Se farai quello che ti consiglio, in pochi giorni ridurrai i tempi di studio di almeno 20 ore a settimana.
Gli schemi servono per facilitare lo studio?
Secondo uno studio apparso sulla rivista Nature tre studenti su dieci si deprimono oppure abbandonano l’università.
Le facoltà scientifiche, in particolare, si rivelano una specie di gabbia e gli studenti finiscono in un buco senza fondo fatto di ansia, difficoltà di organizzazione e delusione per la scelta dell’università che hanno fatto.
Sai perché quasi la metà di questi studenti dicono di essere delusi?
Perché usano un metodo di studio che non va bene per loro.
Studiano fra le 3 e le 6 ore al giorno. E sai qual è secondo le ricerche lo strumento più usato nello studio scolastico e universitario e allo stesso tempo quello che dà più problemi di tempo?
Gli schemi! Esattamente!
Dopo aver provato tutti i tipi di schemi, posso dirti dico come fare schemi velocemente e studiare bene e in maniera efficace. Anche adottando tecniche integrate o alternative.
Come fare gli schemi essenziali
Per prima cosa semplificati la vita: mai usare fogli a quadretti, evidenziatori, colori, simboli frecce e scrittura in stampatello.
Se vuoi risparmiare un terzo del tempo nella schematizzazione usa un foglio bianco, una sola penna o matita e nessun colore.
Fai solo linee (mai frecce) per connettere gli argomenti tra loro e scrivi velocemente.
Lo schema non deve essere bello, deve essere funzionale. Deve servire per ricordare o meglio per dare la sensazione al tuo cervello che hai fatto ordine al suo interno rispetto alla materia che stai studiando.
Non ti deve importare nulla se gli altri non capiscano il tuo schema! Lo devi capire tu.
E’ la stessa cosa che accade quando si decide di potenziare l’attenzione attraverso l’uso degli scarabocchi per studiare.
Se hai sempre pensato che gli scarabocchi fossero passatempi per tipi distratti e che non dovevi farli, sei smentito dalle ricerche. Gli studi dicono che gli scarabocchi possono aumentare la concentrazione del 30% circa!
Come fare schemi in modo semplice
Se vuoi avere risultati nel tempo devi eliminare le relazioni associative (cioè non devi scrivere sopra le frecce o sopra le linee che connettono gli argomenti) e devi eliminare scatole e cerchi intorno alle parole.
Tutti questi tratti sono rigidi e superflui. A te invece occorre invece un modo di schematizzare e di studiare veloce e che rispetti le esigenze del cervello.
Devi perciò assecondare il tuo cervello, che ha una sua organizzazione, non quella che scrivi sul foglio!
Allo stesso modo non decidere in anticipo se partire dall’alto, dal centro, dal basso, dal lato…
Parti da dove vuoi e inizia ad aggiungere le cose veramente importanti nello schema.
Scrivi come preferisci dando un ordine man mano che ti viene.
É per questo che DEVI fare lo schema solo dopo aver studiato e mai mentre stai studiando!
Perché mentre stai studiando, cerchi di “tener dentro la testa” le cose importanti, e solo dopo puoi metterle su carta, con la sicurezza e senza sforzo. Con l’ordine che il tuo cervello ti ha suggerito.
Eliminare tutte le rigidità date dalla forma e dai condizionamenti esterni darà una grande naturalezza al ricordo. In pratica sarà il cervello a dettarti in autonomia le cose importanti dicendoti dove lui ha deciso di sistemarle.
Fare uno schema per studiare: meglio a mano o usando le App?
Gli schemi per studiare vanno fatti rigorosamente a mano.
Sono davvero tante le ricerche che attestano che gli schemi compilati a mano sono molto meglio di quelli compilati al pc o sulle App. Non certo dal lato estetica, ma dal versante dell’efficacia sullo studio!
Le App belle per fare gli schemi hanno anche un costo, ma hanno il difetto di essere rigide. Ti fanno perdere tempo in cose futili e ti tolgono la cosa più importante che metti in azione mentre schematizzi: l’elaborazione.
Ricorda che devi elaborare il più possibile prima di fare lo schema.
Per farlo, devi farti una miriade di domande. Chiediti sempre mille perché di tutto quello che devi studiare.
Per sviluppare la tua parte logica e dinamica, quella che veramente ti rende uno studente eccellente, devi chiederti perché, il collegamento di ogni concetto con gli altri.
Quindi forse questa è senza dubbio la cosa più importante, se vuoi avere dei risultati immediati e in autonomia.
Tipi di schemi per studiare: usare schemi a cascata?
Gli schemi detti a cascata sono degli schemi verticali, quelli che, in pratica, ricalcano l’indice proposto del libro.
Uno schema a cascata ti aiuta a sintetizzare moltissimo, eppure non ti aiuta nel ragionamento.
Il lavoro di schematizzazione si limita a prendere parole, frasi, titoli dal testo e a riportarli su un foglio stilato di tuo pugno. Una tale organizzazione può consentirti di studiare a memoria lo schema, mettendoci meno tempo.
Tuttavia, se il tuo obiettivo è sbrigarti a studiare, chi dice che devi fare schemi?
In realtà anche nello studio devi avere la possibilità di esprimere te stesso e le tue peculiarità.
Alcune persone sono bravissime con gli schemi, altri con le mappe, altri prendono appunti con vari metodi per esempio il Metodo Cornell, e altri sviluppano il proprio metodo di studio in modo del tutto personalizzato.
Dunque impara i vari tipi di schemi e poi decidi di diventare lo studente che vuoi essere, diventando un artista dello studio con la sua tela e il tuo estro. Risparmierai del tempo creando il metodo di studio più confortevole per te.
Devi per forza fare schemi per studiare?
Per imparare a studiare con gli schemi non è necessario imparare tutti i tipi di schemi. Non è nemmeno importante integrare la pratica dello schema con il tuo metodo di studio.
Quello che è importante fare è trovare il tuo metodo, quello che va bene per te, che funziona nella tua situazione, per le tue materie d’esame, per il tuo corso di studi universitario.
Vediamo cosa possono offrirti le varie tecniche di studio.
- Pensa alle mappe per esempio: danno un’infarinatura, ma non consolidano veramente il ricordo.
- Gli appunti? Ti permettono di selezionare, ma alla fine hanno bisogno di altre strategie.
- Useresti mai gli schemi per studiare storia? Io non credo. Ogni materia ha bisogno di uno studio tagliato su misura.
Succede spesso che gli strumenti generici che vanno bene un po’ a tutti finiscono per non andare davvero bene a nessuno. Il perché è chiaro: sono teorici, non pratici.
Sono ideali sulla carta, a tavolino, eppure spesso non si adattano al tuo modo di essere, di apprendere e alle tue materie di studio.
Se finora i fatto degli schemi probabilmente hai fatto molto bene e ti faccio i miei complimenti. Ma sappi che si può fare anche di meglio!
Quale tipo di schema utilizzare nello studio?
Se devo esprimere una preferenza tra i diversi tipi di schemi per studiare, capaci di funzionare, la mia preferenza cade sugli Schemi a Piramide, che, peraltro, sono un’esclusiva del metodo e della community di MemoVia.
Clicca sul link, ti sarà estremamente utile per capire come funzionano.
Alcuni studenti si appassionano a fare schemi e alle loro abitudini classiche di studio. Io personalmente non amo e non uso gli schemi da anni. Non li ho usati né per la prima e per la seconda laurea.
Da ragazzino delle medie li usavo tantissimo, su consiglio dei miei insegnanti. Poi ho smesso.
Come smettere di fare schemi per studiare
Come ho fatto? Ho sostenuto l’esame di Glottologia, un esame gigantesco, che odiavo e che ho studiato senza fare gli schemi.
Una volta passato quell’esame mi sono reso conto che avevo risparmiato circa 20 ore di studio a settimana!
Un giorno alla settimana in meno passato sui libri con gli stessi risultati, con lo stesso impegno. Solo per non aver fatto manualmente gli schemi.
Probabilmente ero pronto per staccarmi dal lavoro che facevo con gli schemi. Infatti ho adottato un tipo di apprendimento che si chiama “significativo”.
Ho imparato ad integrare le nuove conoscenze che trovavo sul libro con quelle che già avevo acquisito.
Per studiare in questo modo non c’è bisogno di schemi, è necessaria solo un certo tipo di elaborazione, la cosiddetta Elaborazione Profonda.
Usa le potenzialità che gli schemi sanno darti, ma sperimenta altre vie e fidati anche della tua innata capacità di elaborazione.
Un’ultima parola sugli schemi
Gli schemi sono un sistema collaudato, ma lento.
Devi poi anche mettere in conto se sei in grado di sostenere tutta quell’insicurezza, quell’immobilismo, quella rigidità e quella mancanza di libertà che gli schemi e le mappe, per loro natura, richiedono.
Perché gli schemi e le tecniche di studio rigide non rispettano le caratteristiche di molti di noi.
Il metodo di studio universale non esiste, sai!
Cosa è un metodo, poi? É un procedimento limitato e semplice per un risultato soddisfacente.
Qualche volta appena soddisfacente!
Esiste il metodo perfetto?
In pratica non ci sono metodi di studio perfetti, adatti per tutti gli studenti.
Vanno bene invece le combinazioni, i sistemi che possono adattarsi a te, a me, a un qualsiasi studente.
Sono sistemi di metodi, cioè sequenze di azioni e meccanismi intelligenti che permettono di raggiungere risultati personali e concreti nello studio,
Tornando agli schemi, usali se ti fanno star bene e ti fanno fare progressi nello studio.
Tuttavia pensa alla mia analisi e condividi quello che hai scoperto oggi. Allarga i tuoi orizzonti sul metodo di studio.
Ti invito perciò a non limitarti nella redazione dei diversi tipi di schemi, ma ad iniziare a individuare quel sistema di studio che più asseconda le tue capacità.
Se hai bisogno di fare nuove scoperte sulle diverse tecniche di studio scrivilo qui sotto nei commenti e continua a seguirmi sul Canale Youtube.
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Un abbraccio.