Attenzione e concentrazione, come aumentarle
Attenzione, attenzione, attenzione…
Dimentico le chiavi della macchina.
Dimentico dove ho messo la macchina.
Entro in una stanza e mi scordo del perché ci sono andato.
Ho lasciato più volte le chiavi nella toppa della porta, ho dovuto chiamare i pompieri per farla riaprire; pure la settimana scorsa m’è successo.
Ho perso il conto di quanti ombrelli ho perso.
Quando mi presentano una persona, non mi ricordo mai il suo nome.
E più di tutto, mentre studio, a volte trovo difficilissimo fare attenzione alle cose importanti che sto studiando, e quindi ricordarmele.
E allora oggi 8 indicazioni definitive per capire una volta per tutte cos’è l’attenzione nello studio e come aumentare attenzione e memoria mentre studiamo.
MemoViani, in questa Guida bellissima, che cos’è che attira l’attenzione che ci rende indistrattibili – come il titolo del mio libro?
Qualcosa che stimola i sensi e il cervello in modo che quella risorsa limitatissima che abbiamo, che appunto è l’attenzione, venga diretta verso quello che è importante e che vogliamo:
- un tocco, soprattutto se improvviso, il contatto fisico;
- vedere qualcosa di scioccante o desiderabile, per esempio per la strada un incidente stradale piuttosto che un essere umano dalle fattezze che ci piacciono o un panino con la mortadella;
- un rumore improvviso, come un intero vassoio che si rovescia rovinosamente in un locale affollato;
- un odore evocativo, che ci ricorda memorie potenti, tipo il profumo della pasta al forno di nonna.
Gli 8 trucchi del mestiere
Ma non sono solo questi gli strumenti che ci servono per aumentare la concentrazione e la memoria. E, soprattutto, alcuni di questi non sono utilizzabili sui libri. Ma altri sì, e in modi che non immaginate. In particolare 8 li vediamo tutti oggi perché sono bellissimi.
Trasferiremo, infatti, i principi della situational awareness, cioè della consapevolezza di cosa c’abbiamo intorno nella stanza, la completa attenzione come in Limitless, e li porteremo nello studio per usarli sui libri.
Guardate fino alla fine, metteteli in pratica e diventerete lucidi, attenti e consapevoli, come le persone che fanno Mindfulness, meditazione tutti i giorni, e chi non lo fa farà la fine di Sauron che, distratto dalla battaglia a Minas Tirith che sta vincendo, si rende conto solo alla fine che Frodo è arrivato in cima al Monte Fato e quindi che è stato fregato.
È stato fregato dall’attenzione che, come abbiamo anticipato, è una risorsa limitatissima! Se va da una parte, non va dall’altra. È come dire: “Se spendi tutti i soldi in sigarette, non hai i soldi per uscire a cena fuori”.
E questa è una cosa che sanno benissimo gli illusionisti e maghi, che sono stra-bravi a dirigere la nostra attenzione, deviandola da dove dovrebbe essere e portandola dove vogliono loro, mentre ci fanno i trucchi. E poi lo sanno i pubblicitari, che continuamente richiamano la nostra attenzione per farci vedere il loro prodotto, convincerci a comprarlo.
I trucchi da usare sul libro
Usiamo i loro trucchi sul libro:
- 1 – indica le cose importanti e di’ al tuo cervello, anzi, di’ ad alta voce mentre batti sul libro: “Questo è importante e questo me lo devo ricordare”. Se poi fai anche il rumore col dito sul libro: “Tu sei una parola importante, tu sei un concetto importante, adesso ti ricordo”. Guardate, sembra una cosa da scemi, eppure funziona:
- 2 – per i concetti, per capirli meglio, ricordarli meglio, ma soprattutto dirigere su di essi l’attenzione, fai al cervello delle domande, le classiche; chi, come, dove, quando, cosa e perché. Ché quando siamo costretti a dare una risposta a qualcosa o a qualcuno, dobbiamo essere attenti a quello che ci dice, in questo caso a quello che ci sta dicendo il libro;
- 3 – per i termini, ripetere tre volte e sillabare: accessione articolo 934, di nuovo accessione articolo 934, di nuovo accessione articolo 934. In questo momento, il nostro cervello ha preso un termine giuridico e anche l’articolo di legge a cui esso è riferito, perché, con la sillabazione, abbiamo dato il tempo alla nostra attenzione di concentrarsi e focalizzarsi sulla cosa importante per noi, il termine e la legge, e ripetendolo più volte abbiamo detto al nostro cervello: “Guarda che è importante accessione articolo 934” ;
- 4 – sia per i termini, sia per i concetti, trasformali in notifiche dei social network. Come sono queste notifiche? Rosse e rumorose?
- Prima cosa, il colore: noi utilizziamo spesso gli evidenziatori, per esempio il giallo e verde, non per dirigere l’attenzione come dovremmo fare quando sottolineiamo, ma per ritrovare poi le cose importanti quando rileggiamo. Questo è sbagliato, perché non ci serve ritrovare le cose importanti, ma dirigere l’attenzione, il focus del cervello, sulla cosa importante mentre la stiamo leggendo, per poi ricordarla e memorizzarla. E allora prendiamo solo una penna o un pennarello rosso e da questo momento le sottolineiamo, queste cose importanti, come fossero degli errori; deve essere un bel rosso acceso!
- E, mentre diciamo, come abbiamo detto prima, più volte la cosa importante da ricordare, quando la troviamo nel libro, dobbiamo dire al nostro cervello “occhio, attento! Qui c’è una cosa che devi ricordare!”. Fate come ho fatto in questo momento, con un suono! Potete fare i suoni con le mani, con la bocca, schiocchi di dita, battiti di mani, battetevi sul petto, oppure potete modificare il tono della vostra voce quindi alzarlo o abbassarlo. Avete visto come quando ho detto “il tono della vostra voce” con un tono diverso, una velocità diversa, e un volume diverso, siete stati costretti a essere attenti? Abbiamo di nuovo fregato il nostro cervello;
- 6 – non fate mai un attività come quelle che abbiamo detto finora, per esempio solo leggere, solo sottolineare, solo schematizzare, per più di venti minuti di seguito. Dovete cambiare continuamente attività. All’interno di un’ora dovete fare, per esempio, venti minuti di letture, venti minuti gli schemi, venti minuti di ripetizione, venti minuti di quello che volete, l’importante è che ogni 20 minuti cambiate qualcosa. Dobbiamo dare la giusta dose di varietà al cervello in modo che non si annoi;
- 7 – attenzione al tipo di persona che siamo. Alcuni di noi hanno l’attenzione più alta la mattina, altri il pomeriggio, altri la sera, altri la notte, e questa cosa non è fissa. Enorme errore è credere che siamo persone mattutine e che quindi per tutta la vita dovremmo studiare di mattina! Capite in che momento siete volta per volta, e usate questa indicazione;
8 – cosa consuma parte di quell’attenzione? Come abbiamo detto all’inizio, certo, la noia e poi la stanchezza e la sonnolenza, perché il cervello deve impiegare molte delle risorse cognitive per impegnarsi a stare sveglio e non può dirigere verso le cose che ci interessa ricordare, e quindi che dobbiamo avere la postura dritta, eretta, perfetta, col palo nel sedere. Neanche per sogno! L’importante è cambiare postura di continuo, cioè dare il segnale al nostro corpo che siamo vivi e attivi, che non ci stiamo addormentando. Quindi in avanti, indietro, di lato, sul divano, sulla sedia, in piedi, non è importante; l’importante è cambiare.
Sono difficili da applicare?
Alcune di queste cose sono strane, lo ammetto, ma funzionano.
Provatele e ditemi nei commenti, e poi ricordate che noi siamo dei Pazzi Furiosi Scatenati, che portiamo il nostro cervello oltre i suoi limiti e quindi per questo bisogna fare anche delle cose un po’ strane.
Ed è bellissima, secondo me, la frase di Italo Calvino:
“Chi ha l’occhio trova quel che cerca anche a occhi chiusi”.
Spero che vi sia piaciuta questa guida! Ne parleremo ancora, di attenzione.
Scrivetemi nei commenti se vi piace l’argomento e di tutti gli altri argomenti che riguardano mente e cervello, anche quelli che mi consigliate voi qui sotto.
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Ci vedremo qui domani!