Come studiare all’università e tutte le regole da seguire sempre
15 anni fa ho creato MemoVia perché volevo capire come studiare all’università.
Prima ancora di aiutare gli studenti di ogni età a superare le prove studiando meno e meglio, ho voluto aiutare me stesso.
Oggi quello che più mi interessa che ogni studente studi senza ansia e certo del risultato, cosa che altri ottengono solo a patto di ore e ore sui libri.
Ho iniziato a scrivere perché io stesso avevo tanti problemi a scuola e all’università. Quando ho deciso di risolverli, ho lavorato insieme a migliaia di allievi per risolvere i problemi comuni e produrre risultati reali e immediati.
Ho usato il Sistema MemoVia per prendere due lauree, mentre lavoravo.
Prima però ho fatto tanti errori, ho sentito l’ansia e la frustrazione sulla mia pelle, ho provato e riprovato fino a ottenere il massimo.
Cosa mi ha insegnato come studiare per l’università? 5 errori madornali
Perché forse anche tu stai facendo degli errori quando studi, e insieme possiamo imparare a evitarli senza perdere tempo, soldi ed energie.
Abbiamo già parlato in un’altra Guida di come funziona il cervello quando apprende e di come i metodi sia tradizionali sia più “moderni” fanno perdere tempo.
Ora probabilmente desideri scoprire come studiare all’università e quali sono i principi specifici da seguire per studiare bene. Nonostante i numerosi limiti biologici e di metodo con cui tutti noi siamo scontrati già dalla scuola.
Da me non riceverai mai mail che ti chiedono di “comprare in fretta un corso scontato”. Non tutti hanno i soldi per comprare un corso, o il desiderio di stravolgere totalmente il proprio metodo di studio.
Posso però darti una serie di consigli su come studiare all università, le lezioni del Corso Base Gratuito MemoVia.
Vedrai migliorare da subito il modo di studiare, ridurre i tempi, aumentare il ricordo e la sicurezza di qualunque studente. Così miglioreremo insieme il tuo metodo e avremo risultati istantanei.
Come studiare all’università e renderla facile (per quanto possibile)
Partiamo da un presupposto:
preparare un esame e al contempo rendere l’università facile, è quasi impossibile
Ogni studio efficace deve prevedere alcune fasi e seguire dei principi che non vadano in contrasto con ciò che il cervello può fare NELLA REALTÀ.
Eccoti dunque una scaletta chiara e precisa di alcuni consigli che è importante seguire per iniziare da subito a migliorare il modo di studiare.
Per iniziare però, sarebbe bene liberarsi finalmente di ogni tipo di scrittura.
Sottolineare (tutto il libro, con la matita, con evidenziatori tipo spade laser, persino col righello…!), scrivere a bordo pagina, fare riassunti più lunghi dell’originale, fare schemi ossessivi, disegni e mappe colorate… sono tutti metodi adottati da migliaia di studenti che vorrebbero sapere come studiare all università meglio e più in fretta.
Ma la didattica dell’apprendimento rema loro contro. Posso dimostrarti che è tutto INUTILE e fa perdere un sacco di tempo prezioso.
Eliminare i metodi disfunzionali
Quali sono questi metodi errati che ti impediscono di studiare bene?
- Le sottolineature per esempio distraggono dalle cose davvero importanti e bloccano l’elaborazione, che come stiamo per spiegare è un processo fondamentale durante lo studio efficace.
- Fare riassunti e schemi, allo stesso modo, è un metodo che rientra nel campo della ripetizione. Ripetere è un procedimento che in parte aiuta sì la memorizzazione, ma in compenso prevede anche una curva dell’oblio molto veloce. Dunque studiare ripetendo, oltre a non prevedere un’elaborazione profonda, ha il grosso difetto di veder sparire le informazioni “studiate” molto velocemente.
- Fare disegni e mappe mentali o concettuali impiega tempo ed energie e può essere utile solo in fase di presa di appunti o ripasso, non in quella di studio. Dunque meglio evitare.
Ora eccoti finalmente le regole da seguire. Applicale tutte, anche quelle che ti sembrano semplici e banali, perché sono sempre le migliori e funzionano.
Metti da parte lo scetticismo e chiediti: “Ce lo voglio mettere davvero un po’ di impegno in questa cosa di capire come studiare all università?”
Ora possiamo iniziare.
Consigli su come studiare e come preparare un esame universitario
Una premessa su come studiare all’università:
leggere i principi che sto per presentarti potrebbe far sembrare che applicarli sia complesso, lungo e macchinoso. In realtà sono molto veloci e quasi simultanei, tanto da diventare praticamente automatici dopo pochissimi giorni di uso.
Nelle prossime settimane approfondiremo nella pratica ciascuna delle cose che leggerai qui di seguito.Ci dedicheremo per esempio a prendere appunti, fare schemi, fare mappe concettuali, ripetere nella maniera giusta, e così via.
Metti tutto in pratica, già a partire da oggi. E’ importante congratularsi con se stessi e continuare a studiare seguendo queste regole di buon senso finché verrà naturale e automatico.
Aggiungi anche un po’ di attenzione ai consigli per mantenerti in equilibrio emotivo e… il gioco è fatto!
Principio 1: studiare solo quando la concentrazione è massima
Le recenti ricerche parlano di alcuni periodi della giornata in cui siamo molto recettivi e attenti. Tutti ne hanno una o più di una, di durata variabile tra una e due ore.
Se vuoi sapere come studiare all’università sappi che lo studio, come ogni attività della vita, ha bisogno di “preliminari”, ovvero di una fase in cui occorre stare attenti, rilassarsi e concentrarsi, incuriosirsi verso la materia che si sta studiando, diventare recettivi alle informazioni e infine trovare in se i giusti motivi per raggiungere il risultato e a dare del proprio meglio.
Molte persone infatti mi dicono di avere difficoltà già quando devono prepararsi a studiare. Quasi tutti per esempio hanno difficoltà a rilassarsi con la respirazione e concentrarsi adeguatamente, e lo studio ne risente moltissimo.
Individuare i momenti migliori per studiare e concentrare gli sforzi nello studio solo in quelle ore garantisce risultati eccellenti senza dover ricorrere né a forzature del genere “Studia!!!” ripetuto cento volte, né a frasi e tecniche motivazionali, di concentrazione e PNL dalla dubbia validità scientifica.
Da questo principio fondamentale dipenderà il successo in tutte le ore di studio successive:
- senza essere sereni e naturalmente predisposti, non è possibile (né consigliabile) far entrare le informazioni neanche in Memoria a Breve Termine;
- se ti manca un briciolo di voglia di fare manca la benzina persino per alzarsi dal letto, figuriamoci per studiare;
- quando sei carente nella gestione del tempo, non si va da nessuna parte.
Principio 2: organizzazione esami universitari e studio coi giusti tempi
Mentre gli altri studiano tutto in una volta, consiglio sempre ai miei allievi che non sanno ancora come studiare all’università, di fare “apprendimento diluito”.
ad esempio invece di tre ore tutte insieme, è meglio studiare un’ora alla volta in tre diverse parti della giornata, tipo una dopo pranzo, una prima di cena e una prima di andare a letto, quanto più possibile in coincidenza con le finestre di apprendimento di cui abbiamo appena parlato.
Se invece bisogna studiare tante ore di seguito perché il programma è tanto e il tempo poco, consiglio almeno di fare una pausa o un pisolino di 15 minuti dopo aver studiato per circa un’ora; ci sono delle ricerche scientifiche autorevoli che testimoniano che la mente processa le informazioni studiate durante il sonno.
Dopo essersi impegnati almeno un’oretta nel momento di massima ricettività, bisogna chiudere il libro e fare tutt’altro (o nulla) per diverse ore. Questo è l’unico modo per cui la mente sarà disposta ad accettare quella noiosissima ora continuativa di studio su materie inutili ai nostri occhi.
Principio 3: lo studio inizia scarabocchiando
È possibile imparare a scegliere cosa studiare e cosa no già durante la lezione, così che a casa avrai capito tutto, dovrai studiare meno cose e sarai più veloce.
A tal proposito, nel caso di persone particolarmente distratte e svogliate consiglio di disegnare.
Prendere appunti visivi, facendo disegnini e scarabocchi è una strategia che, secondo le recenti ricerche, aumenta di molto l’attenzione e la concentrazione dello studente e in più lo aiuta a ricordare ciò che ascolta a lezione.
Principio 4: leggere e capire in profondità
A meno che non vogliamo imparare le cose “a pappagallo”, è indispensabile che prima di studiarle siamo in grado di capire esattamente di cosa stiamo parlando e di acquisire una sufficiente padronanza sull’argomento.
Questa fase di elaborazione, come descritto prima, è piuttosto veloce e sfrutta le nostre capacità di intuizione e sintesi.
Non è letteralmente possibile (e non bisognerebbe neanche provare a) memorizzare qualcosa prima di averla capita alla perfezione e di essere capace di spiegarla.
È vero, esistono materie più difficili di altre ma questa non è una scusa. Anche se “la materia X è più difficile”, senza capirla non si può ricordare un tubo di qualunque materia!
In seconda battuta bisogna limitarsi a leggere (e poco dopo memorizzare) un paragrafo o argomento alla volta, in modo da capire appieno ciascun paragrafo prima di passare al successivo.
Una volta capito, possiamo passare alla fase di memorizzazione. In questo modo, ogni volta che si procede verso un nuovo argomento o concetto, si sarà già capito e memorizzato il paragrafo precedente, e tutto apparirà chiarissimo.
Principio 5: fare meno fatica e memorizzando solo il necessario
Le informazioni vanno scelte, sintetizzate e organizzate, prima di essere memorizzate. Da questo momento saranno pronte per essere “sistemate” nel cervello e a restare lì fin quando lo si desidera.
Il materiale infatti deve essere ordinato, così che si abbia una chiara visione d’insieme su dove esattamente andare a recuperare i dati e concetti che servono durante le prove, con estrema sicurezza.
I riassunti e gli schemi che ci hanno tolto tanto tempo libero nella nostra vita hanno esattamente questa funzione… ma richiedono davvero impegno, costanza e tempo!
Per chi ha la fortuna di conoscere qualche tecnica di memoria, questa fase è resa un po’ più facile grazie all’aiuto dato dalla visualizzazione di schemi, mappe e tabelle costruiti nella mente, senza alcun bisogno di carta, penna o colori.
Purtroppo però le mnemotecniche richiedono molto tempo per essere apprese e per diventare naturali; inoltre, è quasi impossibile usarle direttamente sul testo, in quanto necessitano di strategie molto più avanzate (no, non parlo delle mappe mentali) per elaborare concetti e argomenti complessi.
Come dicevamo poco fa, la maggior parte delle persone, per spedire le informazioni nella memoria a lungo termine, usa la tecnica della ripetizione, i cui risultati non sono particolarmente soddisfacenti, a meno di avere a disposizione ore e ore per ripetere ossessivamente quanto si sta studiando.
Studiare deve essere un processo dinamico e attivo che utilizza movimento, intelligenza, creatività e fantasia, assecondando il normale funzionamento della mente, ovvero ciò che abbiamo descritto nella precedente lezione.
Perciò, dopo aver letto e capito appieno ciascun piccolo pezzo o paragrafo, suggerisco di chiedersi il perché.
Come studiare bene all’università… chiedendosi tanti perché come i bambini
Una volta trovate le cose importanti da ricordare, la cosa “difficile” diventa mantenerle fisse nel cervello, talvolta per molto tempo, più in generale almeno fino al momento della prova.
Sai perché? Il motivo risiede tutto nella grande necessità che la nostra mente ha di trovare un motivo per tutto ciò che impara.
Mi spiego meglio. Prova a ricordare questa sequenza di lettere:
TvlgalccllzAcdnsgib
Difficilissimo vero? E se ora ti dicessi che queste sono semplicemente le iniziali di due famosi proverbi italiani?
Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino – A caval donato non si guarda in bocca
Come hai visto, ora ricordare le lettere è molto più facile, visto che abbiamo dato un perché alla sequenza.
Quello che abbiamo appena fatto è codificare l’informazione, ovvero stabilire delle regole per cui dovremmo ricordare una sequenza di informazioni in un certo modo.
L’apprendimento funziona per immagini ed esperienze. Tutto ciò che leggiamo sui libri deve diventare progressivamente semplice e concreto, così da essere collegato a ciò che sappiamo già. Più riusciamo, in questo modo, ad attivare il cervello, più i risultati immediati sono stupefacenti.
Chi studia deve sempre trovare una ragione alle cose, una sequenza logica, e in quel momento resteranno “etichettate” nella mente perché, oltre ad averle capite, le avrà fatte proprie, elaborate e assimilate.
Fondamentale: la fase di controllo che viene spesso dimenticata nei metodi di apprendimento veloce
Come studiare all’università se dimentichi le cose che hai studiato?
Dopo aver studiato un paragrafo infatti bisogna sempre provare per una volta a ripetere, anche ad alta voce se ciò dà più sicurezza, sforzandosi di usare le poche parole scelte in precedenza per recuperare le informazioni che occorre sapere.
Solo dopo aver verificato di ricordare tutto si può ripartire da capo con lo studio, perfezionandolo. A questo punto si potrà andare avanti con la lettura, comprensione e memorizzazione di un nuovo paragrafo.
Le informazioni memorizzate saranno pronte per essere richiamate in qualunque momento e situazione.
Come studiare all’università con questi metodi di apprendimento veloce base
Questi sono i concetti introduttivi importanti per preparare un esame
Ti guideranno sempre e se qualcuno ti chiederà come studiare all’università, soprattutto al primo anno, potrai condividerli.
Oggi li abbiamo affrontati uno per uno e potrai lavorarci nei prossimi giorni:
- Se riesci fai attenzione a lezione; se puoi prendi appunti; se è troppo difficile, scarabocchia su un foglio
- Scopri le tue finestre di apprendimento e studia solo in quelle ore
- Scomponi lo studio in piccoli pezzi, fai uno sforzo e poi fai altro
- Capisci tutto a perfezione, tanto da essere in grado di spiegarloscegli cosa studiare, non tutto è importante
- Chiediti il perché di ogni cosa che vuoi ricordare
- Controlla di ricordare ogni cosa prima di andare avanti.
I principi che abbiamo appena descritto ti saranno molto utili per risolvere i più comuni problemi che incontri nello studio e per darti una guida su come affrontare ogni pagina di un libro, di qualunque materia si tratti.
Provali subito.
Non tornare mai alle vecchie abitudini perdi-tempo, altrimenti presto riprenderai a sottolineare tutto il libro, fare riassunti più lunghi dell’originale o ripetere ad alta voce senza che le cose ti entrino in testa.
Studiare bene e in fretta è possibile, basta conoscere e applicare il giusto sistema.
Capire come studiare bene all’università per me è stato l’inizio di una missione
Lo so perché sono stato uno studente tutt’altro che modello: ho fatto davvero fatica a scuola prima e a capire come studiare all’università poi.
Passavo pomeriggi interi sui libri e i risultati, sebbene discreti, non erano certo all’altezza dell’impegno che ci mettevo.
Nel 2001, durante gli studi all’Università, ho raggiunto il limite, non ce la facevo proprio più, così ho capito che dovevo trovare un modo per risolvere una volta per tutte i problemi che rendono difficile e frustrante la vita degli studenti, compresa la mia.
Ho googlato “come studiare all università”, come probabilmente hai fatto anche tu oggi. Ma ho subito deciso di evitare promesse miracolose, strategie troppo complicate ed esercizi inutili.
Tieni in considerazione che in Italia ci sono tantissimi corsi di Apprendimento Rapido che insegnano ottime tecniche e strategie per passare meno ore sui libri, avere più sicurezza e ricordare molto di più. Trovo che alcuni di essi siano interessanti, purtroppo però non tengono conto e non offrono a mio parere sistemi adatti a soddisfare le reali esigenze degli studenti.
Ho scoperto che nello studio non esistono segreti. Non pensare che qualcuno possa insegnarti formule magiche e scorciatoie per studiare un esame in una settimana, senza fatica e ricordando tutto per sempre.
Negli ultimi 15 anni ho testato sulla mia pelle tutti i principi e le strategie che funzionano per avere risultati reali e concreti nello studio di qualunque materia.
Ho creato il mio Sistema, e funziona. Non ci sono trucchi, solo procedimenti da seguire, naturali per il cervello e che perciò hanno funzionato con migliaia di studenti e lavoratori in tutta Italia, me per primo.
Se sei impaziente di imparare a studiare meglio, in meno tempo e senza ansia, posso condividere con te i video che pubblico ogni settimana su Youtube, gli unici al mondo che insegnano come studiare all’università.
Vorrei vederti raggiungere i risultati che aiutano i membri della Comunità MemoVia, a scoprire come studiare all’università senza perderci anni di vita. Per questo ti invito sempre a iscriverti al Canale Youtube.
Mentre lo fai io continuo a studiare, fare ricerca e sperimentare. Ci vediamo qui molto presto.