La Conversione Fonetica per memorizzare i numeri, le date e i codici

Autore: Dott. Giovanni Fenu
Pubblicazione: Ottobre 20, 2020

Tempo di lettura: 5 minuti

Conversione fonetica: la tecnica più elaborata su come memorizzare i numeri e ricordarli sempre

Perché parliamo ancora di trasformare numeri in lettere con la conversione fonetica dopo tanti anni?

Quando si tratta di come memorizzare i numeri cifre, date, percentuali, articoli di codice, ecc. ci si rende conto che le simpatiche associazioni che insegnano nelle tecniche di memoria non sono sufficienti.

Se non le conosci, ti faccio subito degli esempi.

In pratica le tecniche di memoria si basano sul trasformare tutto in immagini:

  • sistema delle forme: per ricordare il numero 856, l’8 sembra un pupazzo di neve, il 5 un serpente e il 6 una ciliegia. Crei una storiella per cui un pupazzo di neve è avvolto da un enorme serpente con una ciliegia in bocca.
  • sistema delle rime: per ricordare il numero 371, il 3 fa rima con la parola re, il 7 con tette e l’1 con fumo. Crei la solita storiella per cui un re con due grosse tette sbuffa una gran quantità di fumo.

Tecniche carine? Sì.
Permettono di ricordare grandi quantità di numeri (es. cifre, articoli di codice, date)? No.
Ci si confonde facilmente? Molto, perché le forme e le rime sono sempre le stesse.

Noi che seguiamo e abbiamo bisogno di una tecnica decisamente più potente.

A te sarà di certo capitato che qualche ragazzo o ragazza ti abbia fermato fuori da un’università per darti un volantino.

E subito dopo ti ha fatto vedere come riusciva a ricordare un lungo numero di cifre casuali. Per impressionarti, invitarti a una presentazione e venderti un corso.

Oggi ti svelo che tecnica usa, così la prossima volta che ti fermano il numero glielo memorizzi tu.

La base della conversione dei numeri

La migliore tecnica per ricordare i numeri anche lunghi è senza dubbio la conversione fonetica divulgata dal filosofo e matematico Leibniz a cavallo del 1700.

La tecnica è stata adattata alle lingue romanze dallo studioso di memoria Aimé Paris nel 1820.

Il sistema, generalmente conosciuto come Major System, funziona come vediamo di seguito.

immaginiamo di voler memorizzare qualunque cosa di numerico:

  • una data
  • un decreto legge
  • il peso atomico del Bario

Quando si desidera ricordare un numero col Major System, per quanto lungo esso possa essere, le singole cifre del numero vanno trasformate in corrispondenti suoni consonantici (c di cane, r di Roma, ecc.), secondo una regola convenzionale che vedremo a breve.

Lo so che sembra difficile, ma non lo è, o almeno non tantissimo. Dammi il tempo di spiegare, che subito dopo saprai farlo anche tu.

Ma prima chiariamo a cosa serve.

Trasformare numeri in lettere… o in suoni?

Ora immagina di avere davanti una data, 4 cifre.

Immagina anche di avere attribuito 4 lettere, anzi 4 suoni consonantici, uno per ciascuna delle 4 cifre della data.

Ti basterebbe inserire fra queste consonanti delle vocali a piacimento.  In questo modo la data si trasformerebbe in una parola, preferibilmente un oggetto, dunque un’immagine facile da ricordare, giusto?

Per prima cosa dunque occorre sapere la corrispondenza di queste dieci cifre con i rispettivi suoni consonantici (attenzione, non ho detto consonanti, ho parlato di suoni):

1 = T (come in tè), D (come in Dio)

2 = N (come in neo), GN (come in gnu)

3 = M (come in amo)

4 = R (come in re)

5 = L (come in ali), GL (come in quaglia)

6 = C dolce (come in ciao), G dolce (come in gioia), J (come in John)

7 = C dura (come in cane e chiavi), G dura (come in gatto e ghiaia), Q (come in Qui Quo Qua), K (come nella Ford Ka)

8 = F (come in ufo), V (come in via)

9 = P (come in ape), B (come in bue)

0 = S (come in soia), Z (come in zio), SC (come in sci), SH (come in shopping)

Attenzione! La rappresentazione scritta delle lettere è diversa dai suoni vocalici e consonantici necessari per pronunciarle.

Ciò significa che quando vuoi usare la conversione fonetica e vedi scritta la lettera s, non devi pronunciare “esse” (3 suoni: la vocale e, la doppia consonante s, di nuovo la vocale e) come faresti normalmente, bensì… solo il suono consonantico “s”

quando vedi la lettera p, che in genere pronunceresti “pi”, essa è in realtà composta dal suono consonantico p e dal suono vocalico i.

Ripetiamo dunque: nella conversione fonetica ciascuna cifra si trasforma nei corrispondenti suoni consonantici.

Pronuncia ad alta voce le parole tra parentesi e capirai subito la differenza tra ciascun suono consonantico e gli altri vicini. Concentrati in particolare sui suoni GL, SC, C/G dolce, C/G dura, che di solito danno qualche difficoltà in più degli altri.

Come ricordare le corrispondenze tra cifre e suoni consonantici

Come memorizzare velocemente queste corrispondenze convenzionali numero-suono? Con le associazioni, come abbiamo imparato a fare nella mega-guida sulla tecnica associativa.

1 = è dritto come il tuo DiTo.

2 = due dita, se le giri verso il basso, diventano una N; se invece le lasci in su, sembrano le corna di uno GNu.

3 = tre dita, se le giri verso il basso, diventano una M.

4 = quattRRRRo.

5 = apri la tua mano sinistra davanti a te, il pollice e l’indice disegnano una L; le unghie sono dei grossi spicchi di aGLio.

6 = una dolcissima CilieGia, che appunto sembra un numero 6.

7 = GoKu (uno dei protagonisti del fumetto Dragon Ball) prova a sbucciare un uovo alla CoQue ma è troppo duro e non riesce. Così usa una falce, che infatti ha la forma di un 7.

8 = immagina che siano due FaVe l’una Sull’altra.

9 = se lo metti davanti a uno specchio sembra una P; rovesciato invece somiglia molto a una B minuscola (b).

0 = un Serpente arrotolato su se tesso. I suoni corrispondenti allo zero sono tutti sibilanti, come il sibilo del serpente.

Come ricordare velocemente le corrispondenze convenzionali

Alcuni sostengono che memorizzare le corrispondenze numero-suono sia inizialmente complicato e talvolta non intuitivo.

Per farlo potresti iniziare a esercitarti prendendo un foglio e trasformando in numeri delle frasi.

Inizia dunque col trasformare ciascun suono consonantico nella cifra corrispondente:

la conversione fonetica forse mi aiuta a ricordare i numeri
5 728402 8217 840 3 1 a 47414 i  234

Ora invece, sempre per esercitarti con l’obiettivo di sentire automatica la corrispondenza tra cifre e suoni consonantici, scopri cosa c’é nascosto dietro questa sequenza di numeri:

0394 74 3 8 701’43 75

e 701 09, 7 1 121 941

15’513 4021 5 741 0751

3 0121 e 3421, 214321

090 1 5 1 75, e 08432

0520, e 9482103 71

io 25 9204 3 827,

8 94 97 5 74 22 0 094. […]

Bene, ora dovresti aver memorizzato le corrispondenze convenzionali, quindi più o meno conosci la conversione.

Usare la conversione fonetica per ricordare qualunque numero

Consolidare l’uso della conversione fonetica è semplicissimo: ogni volta che trovi un numero, anche lungo, sostituisci ciascuna cifra con uno dei suoni consonantici a tuo piacimento, come indicato sopra.

Dopo averlo fatto, metti in mezzo le vocali che preferisci!

Il numero 43, per esempio, corrisponde ai suoni r (4) e m (3), giusto?

Come abbiamo visto per tutti i numeri, tranne il 3 e 4, puoi scegliere indifferentemente tra due o più suoni, quello che ti viene meglio in quel momento, che stimola più velocemente la parola insieme ai numeri che lo precedono o seguono.

In pochissimo tempo la corrispondenza ti apparirà facile e automatica, con l’esercizio infatti le parole richiameranno suoni e viceversa.

Bene, ora inizia a pronunciare ad alta voce questi due suoni: R… M…, e metti in mezzo alle consonanti le prime vocali utili, per esempio a formare la parola… RaMo!

Ora, come vedi il ramo è un’immagine facilmente visualizzabile.

Così, se volessimo memorizzare qualche avvenimento storico avvenuto nel 1943, sarebbe facile creare una sequenza di immagini che lo ricordano unita alla sua data, che inizia appunto da un ramo.

A cosa fare attenzione più di altro quando stai imparando la tecnica di Leibniz

Fai molta attenzione alla differenza tra i suoni e ricorda che, appunto parlando di suoni consonantici:

  • La differenza tra doppie e singole non esiste, perciò per esempio una doppia g nella parola pioggia corrisponde sempre al numero 6, non al numero 66!
  • Ci sono alcuni gruppi di consonanti che necessitano un po’ di attenzione. Il suono SC di scuola corrisponde a 0 oppure a 07? Corrisponde a 07 perché abbiamo detto che il numero 0 corrisponde, tra gli altri, al suono della parola di sciare. Stessa cosa dicasi per il suono GL di aGLio, che corrisponde al 5 e non al numero 75.
  • Attenzione infine alle lettere vicine. La parola compendio, pronunciata velocemente, fa risaltare maggiormente i suoni C, P, D, invece bisogna fare attenzione a tutte le consonanti. CoMPeNDio = 73921.

Vediamo finalmente come usare in pratica la conversione fonetica per memorizzare i numeri.

Esempi di applicazione della conversione fonetica

Immaginiamo che tu ti trovi davanti il numero 921 e debba ricordarlo a lungo termine.

Per prima cosa, come già esemplificato, pronuncia ad alta voce i suoni consonantici corrispondenti, senza pronunciare le vocali, come se stessi parlando pugliese.

Nel nostro caso possiamo scegliere tra i seguenti suoni, uno per ogni consonante appunto:

9 = P oppure B
2 = N oppure GN
1 = T oppure D

Ora Prova a dire _B_GN_T_ … BaGNaTO! Ma BaNDa, PuNTa e PuGNeTTo sarebbero stati ugualmente perfetti.

Facciamo altri esempi:

12 => _T_N_ => ToNNo, TaNa, aTeNe

34 => _M_R_ => MuRo, MaRe, aMoRe

77 => _C_C_ => CoCCo, CuCù

9532 => _P_L_M_N_ => PuLLMaN

1582 => _T_L_F_N_ => TeLeFoNo

Hai visto? Puoi scegliere i suono consonantico che più serve allo scopo, selezionandolo velocemente fra quelli corrispondenti a ciascuna cifra, e inserire le vocali dove preferisci, prima o dopo i suoni consonantici.

Così:

  • per il numero 34 vanno bene sia la parola MuRo sia le parole MaRy e MiRRa
  • per il numero 12 invece vanno bene ToNNo, DoNNa, ToNy, ecc.

L’importante è che le consonanti corrispondenti a ciascuna cifra siano al proprio posto… e che, come al solito, tu visualizzi l’oggetto appena creato! Se la parola che crei non si può visualizzare vuol dire che non è un’immagine e non sarà in alcun modo utile al nostro scopo.

Avrai anche notato una cosa “strana”: nella parola PuLLMaN, fra i suoni L e M non c’è alcuna vocale!

Infatti non è strettamente necessario che tu inserisca sempre un suono vocalico tra le consonanti, basta che i suoni consonantici corrispondenti ai numeri si susseguano uno dopo l’altro a formare una parola (che rimandi preferibilmente a un oggetto).

L’uso di storielle per ricordare numeri lunghi

Niente ti vieta inoltre di dividere i numeri un po’ più lunghi, lasciandoti guidare dalle prime parole che ti vengono in mente, per poi concatenarle tra loro facendo una specie di storiella.

458132

45=> _R_L_ => RuLLo

81 => _V_T_ => oVeTTi

32 =>_M_N_ => MiNa

Un rullo compressore passa su degli ovetti di Pasqua ma questi inaspettatamente non ne vengono schiacciati, anzi esplodono perché sono mine.

7204785

72 => _C_N_ => CaNe

04 =>_Z_R_ => ZoRRo

785 => _C_V_L_ => CaVaLLo

Un cane travestito da Zorro galoppa sul suo cavallo.

Ti invito a esercitarti trasformando le parole che incontri in numeri e viceversa, finché non hai perfetta padronanza delle corrispondenze suoni-numero e riesci a convertire in modo quasi automatico.

Hai capito ora come fanno a ricordare numeri lunghissimi in pochi minuti?

La conversione fonetica è solo una parte

Come dico continuamente, studiare non è solo memorizzare.

Quindi ok ricordare numeri, date, articoli di codici, e poi formule, sigle, insomma tutto ciò che è “informazione di dettaglio”.

Queste memorizzazioni però devono essere inquadrate in un metodo di studio più ampio e articolato. Qualcosa che ti fa studiare e mettere le tue conoscenze in collegamento le une con le altre. Non ricordare pezzetti di informazione qua e là.

La nostra proposta è iniziare a usare i Metodi MemoVia Un prerequisito fondamentale per iniziare a studiare davvero bene, senza diventare:

  • un “artista della memoria” che sa memorizzare solo numeri e sequenze di parole
  • né un artista vero e proprio a forza di fare mappe mentali colorate

Altrimenti i mnemonisti sarebbero tutti laureati, non ti pare? Lo abbiamo detto un sacco di volte sul Canale Youtube e continuerò a dirlo mentre continuo a studiare, fare ricerche e sperimentare.

Ci vediamo qui molto presto.

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