Mappe mentali: puoi usarle come mappe per studiare?
L’utilizzo delle mappe mentali per studiare prevede la creazione di un collegamento tra la mente e la rappresentazione grafica dei pensieri.
Le mappe mentali sono, in estrema sintesi, un sistema di apprendimento che fa leva sulla creatività per stimolare la memoria.
In alcune fasi di apprendimento e per talune materie di studio sono molto utili.
Quando si tratta di preparare esami universitari, magari molto tecnici, perdono però tutta la loro forza istruttiva.
Inoltre per poterle preparare occorre davvero avere parecchio tempo a disposizione!
Mappe mentali in ambito lavorativo
Le mappe mentali sono uno strumento del mondo del lavoro. Mettendo in moto la parte inventiva delle persone possono essere strumenti utili per illustrare e risolvere i problemi in maniera più efficiente.
Vengono infatti usate moltissimo nel problem solving e per l’organizzazione delle attività lavorative dei singoli e dei team in ambito lavorativo.
Le grosse aziende utilizzano spesso le Mind Map durante le riunioni dei gruppi di lavoro. Apple, Microsoft, Disney, ed anche la NASA le adoperano nei loro meeting aziendali.
Se in questi contesti possono risultare strumenti fantastici, sicuramente sono meno utili, secondo la mia esperienza, al singolo studente. Magari a colui che debba preparare Diritto Penale o Neurobiologia per il suo esame.
Per poterle disegnare è necessario infatti avere a disposizione parecchio tempo; il fattore che spesso manca allo studente universitario!
In un pomeriggio uno studente che segua le indicazioni del Corso MemoVia, riesce a studiare almeno 2 capitoli, senza scrivere nulla o scrivendo pochissimo.
Per compilare una buona mappa mentale di un solo argomento occorrono invece molte più ore.
La domanda da porsi è: come si fanno le mappe mentali?
E soprattutto. Servono davvero per studiare? Aiutano a studiare più velocemente?
Come creare una mappa mentale
Il procedimento per fare una mappa mentale è:
- Dotarsi di un foglio A4 (da mettere in orizzontale) e di materiale di cancelleria: penne, matite e pennarelli.
- In maiuscolo, al centro del foglio, bisogna scrivere il titolo dell’argomento
- Dal centro iniziare a disegnare i rami che, in senso orario, raccoglieranno i sotto argomenti, altri rami colorati si ramificheranno ancora per raffigurare i dettagli da studiare
- Le parole chiave saranno poste sui rami e sui sottorami e accanto dovranno essere disegnate le immagini che le raffigurino e che aiutino a ricordarle.
- Una volta finita, la mappa mentale deve essere fotografata mentalmente, per stamparla nella mente.
Le mappe puntano così sulla creatività con l’uso dei colori, delle forme e delle parole chiave per stimolare la memoria.
Servono per estrarre le idee dalla testa e trasformarle in qualcosa di visibile e strutturato.
Quello che deve essere estratto, raffigurato e memorizzato deve essere ben conosciuto.
In pratica si disegna quello che già si sa, il contenuto che già si è imparato!
Ora, benché il metodo delle mappe mentali riscuota molto successo, la mia esperienza mi induce a dubitare della loro effettiva efficacia in un determinato livello di studio.
Dubito del fatto che le mappe mentali siano in grado aumentare la memoria a lungo termine in ambito universitario.
Se per studiare si vogliono proprio utilizzare le mappe, consiglio di virare verso le mappe concettuali.
Consigli per creare mappe mentali il più velocemente possibile
La creazione di mappe mentali è un procedimento lungo e laborioso, che richiede già la conoscenza dei contenuti da rappresentare graficamente.
Il loro successo come metodo di studio porta molti docenti ad insegnarle a scuola. Tanti studenti e i loro genitori si convincono così che possano essere davvero utili allo studio.
Le mappe mentali promettono di far ricordare quello che si studia, in modo organizzato perché scatenano la creatività.
Però uno studente più “artistico” e innamorato dell’estetica potrebbe perdersi in disegni e colori piuttosto che scrivere le cose giuste…
Esistono semplici accorgimenti per non perdersi dietro ai colori delle mappe mentali:
- Non usare troppi colori, matite, pennarelli: il colore viene processato in aree diverse del cervello rispetto al linguaggio e usarlo causa un cortocircuito che diminuisce il ricordo.
- Non usare disegni: la mente ha capacità di astrazione e visualizzazione favolose, ma se fissi tutto sul foglio è come se la limitassi.
Preferisci le mappe concettuali.
Nella mappa concettuale puoi creare spesso un ordine, descrittivo e rappresentativo, che semplifica l’azione di memorizzazione.
Le mind maps sono davvero utili per studiare velocemente?
Per le testimonianze di tantissimi studenti e per gli studi effettuati considero le mappe mentali, rispetto alle mappe concettuali, una rovina per molti studenti.
A molti è stato insegnato che riassumendo in mappe il libro, capitolo dopo capitolo, la memoria avrebbe funzionato meglio.
Invece non si memorizza scrivendo su carta un guazzabuglio di linee, di colori, di disegni e di parole che si mischiano e si accalcano nei limiti del foglio, apparentemente senza una logica.
La facilitazione al ricordo promesso dalle mappe mentali viene solo dal fatto che, dopo aver letto il libro hai dovuto capire, elaborare il tutto, sintetizzarlo e scriverlo nelle mappe.
Ci hai fatto su talmente tanto lavoro, impiegandoci davvero tanto tempo, che arrivare a ricordare il 50-60% delle informazioni è davvero il minimo!
Se vuoi iniziare ad essere più efficace nello studio ti consiglio di iniziare a sostituire le mappe mentali con le più efficaci mappe concettuali. Prova a dare uno sguardo alla guida dedicata a come creare mappe concettuali .
Con le mappe mentale i tempi di studio si dimezzano?
L’idea diffusa è che le mappe mentali facilitino il lavoro di apprendimento degli studenti, fin da giovanissimi, e insegnino loro a studiare nel modo giusto.
Questa convinzione è stata sostenuta anche dalla grande utilità che le Mappe hanno per i DSA.
Tuttavia, poiché i problemi di acquisizione delle competenze sono diversi, non si può procedere per analogia pensando che quello che va bene per un tipo di studenti possa andare bene per la generalità.
Si dice che le mappe mentali sono mappe creative, capaci di stimolare l’emisfero destro del cervello dove risiedono la parte emotiva e creativa del cervello.
Si tralascia di dire, però, che per studiare bisogna usare tutto il cervello e non solo la sua parte creativa.
Gli amanti delle mind maps affermano che i designi servono per rappresentare meglio i concetti.
L’assunto di base è sbagliato, perché non è NECESSARIO disegnare per capire.
Con una mappa riassunto si risparmia tempo, sostengono altri.
Eppure per fare la mappa mentale di un capitolo sono necessari uno, due pomeriggi.
Se poi si usano i programmi di mind mapping i tempi si allungano, poiché devono essere conteggiati i tempi di apprendimento del programma.
La mappa, una volta creata va studiata con le tecniche di memorizzazione.
In pratica si impiegano ulteriori ore di lavoro, che avresti potuto usare per studiare direttamente dal libro!
Se sei anche una persona molto precisa o perfezionista, i tempi si allungano esponenzialmente.
Perciò, studiare con le mappe mentali può allungare notevolmente i tempi di studio.
I benefici delle mappe mentali, diversi da quelli che pensi
I benefici più importanti, in sintesi sono, che potenzi:
- La creatività. Una mappa mentale smuove la creatività grazie all’uso di colori e disegni e aiuta a trovare nuove idee nelle sessioni di brainstorming rendendo meno noioso l’incontro coi colleghi.
- La collaborazione durante le riunioni: una mappa mentale è uno strumento utile per collaborare con altri colleghi e quando devi sviluppare piani o migliorare progetti.
Si può sfruttare l’input di tutti i membri del gruppo, in modo dinamico e creativo. - Gli appunti e la pianificazione: fare una mappa mentale è utile a pianificare e organizzare i pensieri prima di cominciare a scrivere o di bloccarti in un progetto.
É utile per preparare un discorso, meno per memorizzarlo. - L’insegnamento: le mappe mentali per studiare possono essere usate nella pedagogia, perché possono aiutare gli alunni a capire meglio alcuni concetti e a ricordare meglio gli appunti che prendono.
- Il Problem solving : creare una mappa mentale può aiutare a pensare con maggior chiarezza, esplorare le relazioni tra idee e elementi di un ragionamento e generare delle soluzioni ai problemi.
Quindi via libera all’uso delle mappe in ufficio e nell’insegnamento ma…
Quando si tratta delle mappe per studiare soprattutto da soli, meglio affidarsi a metodi che richiedono meno tempo e fatica.
Studi e statistiche
Una mappa colorata è uno strumento utile se lavori in un ufficio. Se ti devi confrontare ogni giorno con nuovi problemi, nuovi progetti, gruppi di lavoro e continui cambiamenti.
Ma tu studi per preparare un esame e hai i tempi risicati, allora la mappa mentale non è il migliore strumento di studio.
Vi è stato uno studio sugli studenti universitari britannici e il loro rapporto con le mind maps. La maggior parte di essi le ha lasciate accantonate quasi subito per trovare metodi di studio alternativi e più efficaci.
“Studiare con le mappe mentali per un esame è, per molti, una fatica immensa. Occorre prima imparare a usarle con l’intuito e nel lungo periodo non sono d’appoggio.
La frustrazione dei ragazzi costretti a usare a scuola le mappe mentali
Le testimonianze da me raccolte sono in sintonia con la mia esperienza.
“Non mi aiutano per niente. Quando prendo appunti tutto deve essere ordinato e sistemato. Odio le mappe mentali”
“Nella mia vecchia scuola ce le facevano usare spesso, era frustrante”
“Ci obbligavano a usare questo metodo in chimica, non mi è mai servito a niente”
“Le mappe mentali per studiare sono una di quelle nuove metodologie che gli insegnanti ci propinano come strategia di apprendimento solo per prendersi una pausa”
“Per me non servono per imparare certe materie di studio, forse sono utili in storia…”
“Un punto a favore delle mappe mentali è che ti aiutano a organizzare idee e concetti. Le ho usate per sviluppare qualche idea imprenditoriale. Mi hanno aiutato a capire meglio un argomento, non a memorizzare i concetti!”.
Le mappe mentali, utili o veloci?
Sono favorevoli alle mappe mentali per studiare gli studenti dotati di una grande memoria fotografica.
Tutti gli altri abbandonano subito.
Imparare ad usarle richiede più tempo di quanto non si immagini. Una volta che si impara il metodo, scriverle e disegnarle è un processo lungo, molto più lungo che studiare un capitolo “alla vecchia maniera”.
Non è possibile portarsi una mappa mentale all’esame, quindi il processo di memorizzazione è doppio: bisogna imparare a memoria la mappa e poi tutti i concetti che essa contiene.
In conclusione : le mappe mentali possono anche essere utili, ma di certo non sono veloci e non rendono più rapida la memorizzazione.
Sul Canale Youtube è spiegato nel dettaglio come fare le Mappe Mentali, ma non scelte come strumento per studiare.
Se la pensi diversamente, scrivimi. Sono pronto al confronto e sapere come e che utilità hanno per te.
Ottima panoramica su uno strumento a doppio taglio come le mappe mentali!! Continua così
Sì, io infatti sconsiglio sempre le mappe mentali. Secondo me sono molto più utili le mappe concettuali e sopratutto gli Schemi a Piramide MemoVia (ma sono di parte, lo ammetto).
Sinceramente non sono d'accordo. Non è stato valutato l'uso in contesti diversi, come la differenza in materie letterarie rispetto quelle scientifiche. Inoltre ci sono molti modi ibridi di usarle per adattarle ai diversi scopi come per esempio l'abbandono delle immagini e la riduzione dei colori, che non sono stati approfonditi e che possono fare la differenza. Quello che condivido è che non sono un metodo universale per velocizzare l'apprendimento. Nella mia esperienza diretta le mappe sono state il sistema più rapido ed efficace per prendere appunti in diversi corsi all'università. Si questi appunti, presi con un massimo di 2-3 colori, il lavoro a casa si semplice e si velocizza senza necessità di ricorrere alle immagini. Il corso di studi in cui le ho usate è ingegneria informatica.
Ciao Marco, grazie per il tuo commento.
In effetti questo è un vecchio articolo, nei nuovi parlo proprio degli aspetti che dicevi.
Diciamo che l’articolo più sopra è più relativo allo studio universitario, mentre quelli successivi hanno coperto ogni aspetto delle mappe.
Abbiamo anche cercato di migliorarle e credo che questo possa piacerti molto!